Pubblicità telefonica indesiderata? come difendersi dal “ Telemarketing “

A quanti di voi è mai capitato di ricevere quelle telefonate fastidiose e indesiderate, magari alle 8 di mattina, da parte di call center o società di mercato intente a pubblicizzare o a vendere un loro prodotto, ignare del fastidio che provocano al cliente/consumatore? E quante volte ci siamo posti la domanda: Ma questi come fanno ad avere il nostro numero di casa e, soprattutto, come facciamo a dissuaderli dal chiamarci?

La legge, fortunatamente, anche in questo caso ci viene incontro. Dal 2005 è stato istituito il DBU, ossia l’archivio elettronico che raccoglie tutti i numeri telefonici e i dati identificativi di tutti i clienti che stipulano contratti con tutti gli operatori nazionali di telefonia fissa e mobile attualmente attivi sul mercato.Attraverso questo archivio è possibile ricostruire gli elenchi telefonici che ci vengono puntualmente spediti a casa, ma anche quelli online. Nel modulo di richiesta per l’inserimento dei nostri dati nel DBU, è proposto un questionario in cui si può scegliere in che modo rendere pubblici i nostri dati, ad. esempio se inserire anche l’indirizzo e-mail o un altro recapito postale per essere maggiormente reperibili.

Il problema è che noi decidiamo solo quali debbano essere i dati personali da poter essere utilizzate dalle compagnie telefoniche e non certo il modo , spesso prodigo e dissipatorio, con il quale i call center e le imprese se ne servono, magari facendo spam ovunque con pubblicità indesiderate. A tal fine, perciò, è stato introdotto un nuovo strumento per proteggere il cliente/consumatore, nonché contribuente, dagli abusi e dalla violazione della privacy.

Cos’è il Registro delle Opposizioni?

Dal 1° febbraio 2011 esiste il cossiddetto “Registro delle Opposizioni” che consente, agli utenti che si iscrivono gratuitamente, di manifestare il proprio diniego a ricevere chiamate promozionali dai teleoperatori, e quindi ad usare il proprio numero di rete fissa o mobile per fini pubblicitari o commerciali.

Come funziona?

Qualsiasi azienda o impresa, che voglia avviare una campagna pubblicitaria con qualunque utente, deve consultare inderogabilmente il suddetto registro, attraverso un istanza per averne l’accesso. Dopodiché dovrà scartare tutti i contatti ivi presenti, i quali hanno dichiarato di essere esonerati da ricevere chiamate promozionali. Nel caso, nonostante la registrazione, l’utente si senta molestato con ulteriori chiamate, dovrà segnalarlo all’autorità garante della privacy, che provvederà a comminare sanzioni all’impresa violatrice, dissuadendola dal reiterare tale comportamento.

Come avviene e quanto dura la registrazione?

Possono accedere al servizio, ovviamente gratuitamente, tutti gli utenti abbonati, il cui numero compare sugli elenchi telefonici pubblici, dal momento che sono questi che vengono investiti di tale “molestia”, visto che gli utenti privati hanno automaticamente una protezione da questa forma di “stalking pubblicitario”, non essendo registrati pubblicamente.

Le modalità sono:

La registrazione è a tempo indeterminato ma può essere in qualsiasi momenti revocata con le stesse modalità di iscrizione. Tuttavia quando cambia l’intestatario dell’utenza, la registrazione decade e, per riattivare il servizio, bisogna fare un’altra iscrizione.

Quali sono i limiti di tale tutela?

Ovviamente questro strumento esula dai casi in cui si acconsenta al trattamento dei dati personali per effettuare un contratto volontario, ad esempio, con una marca di prodotti per la casa o per ricevere news sull’abbonamento sky. Per includere la stessa tutela, è necessario inviare direttamente, alla parte con cui avete stipulato il contratto, la richiesta di cessazione della relativa pubblicità. Inoltre il registro delle opposizioni tutela qualsiasi forma di pubblicità che avvenga solo attraverso l’impiego della telefonata con operatore, quindi con la comunicazione diretta.

Come proteggersi dalla pubblicità via sms, fax o e-mail?

Per estendere la tutela anche a queste forme indirette di comunicazione basta allegare sulla vostra posta cartacea od online da spedire, l’adesivo contro la pubblicità da richiedere all’ACSI (associazione consumatori e consumatrici della Svizzera italiana). L’ACSI è un’associazione attiva dal 1974, senza scopo di lucro, che ha come obiettivo principale difendere i consumatori e far valere i loro diritti. Se avete già ricevuto la posta indesiderata, si può sempre replicare al mittente con la stessa procedura. Se il mittente si mostra recidivo, potete comunque stampare dal sito dell’ IFPDT (incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza), il modello di lettera “Richiesta d’accesso e di cancellazione dei dati ai mittenti di pubblicità” . Se non si riceve risposta entro 30 giorni, ci si può rivolgere all’IFPD.

Quali modifiche ha introdotto il Registro delle Opposizioni?

L’attuale disciplina del rapporto tra la tutela della privacy e il telemarketing si basa sul principio dell’ “OPT-IN”. In pratica l’uso dei dato personali è vietato se non previo consenso dell’utente. Con l’introduzione del registro, invece, il principio è di “OPT-OUT”. Il principio è ribaldato, permettendo così, un ampio uso dei propri dati personali a meno che l’utente non esprima il proprio dissenso. Perciò sarà possibile contattare chiunque, salvo coloro che hanno fatto esplicitamente richiesta di essere esonerati.

Raccomandazioni e consigli

Purtroppo, ancor oggi, una tutela davvero efficace e generale non è stata ancora messa a punto e, tra l’altro, c’è ancora tanta disinformazione a riguardo. Alcuni accorgimenti potrebbe aiutare:

  • non inserire il proprio e-mail nei vari elenchi online (che comunque servono a poco)
  • dotarsi di due o più indirizzi diversi, poi divulgare con parsimonia il primo e utilizzare gli altri quando non si sa che uso ne verrà fatto
  • non buttare via soldi nell’acquisto di programmi “anti-spamming”: non servono a niente.

E’ bene, in ogni caso, consultare prima gli entri previsti per la tutela della privacy e dei dati personali e, prestare attenzione alle clausole dell’utilizzo degli stessi che prevedono il consenso dell’interessato.

4 commenti

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4 risposte a “Pubblicità telefonica indesiderata? come difendersi dal “ Telemarketing “

  1. marcobernaus

    lo faccio subito, basta con queste telefonate!

  2. fai bene;) è quello che ho pensato io appena ho scritto questo articolo:)
    mi sembra un provvedimento giusto e consono a quelle che sono le nostre prerogative e necessità…niente più scocciature indesiderate!

  3. Aggiungi alla Black List il numero di telefono dal quale partono le telefonate di disturbo….lo si può fare sia da cellulare e sia da casa, basta avere a casa un telefono da poche decine di Euro che ha questa funzione, e il problema é risolto…non perdete tempo a compilare moduli per far valere la propria Privacy, esperienza personale, tante arrabbiature prese, tanto chi disturba se ne frega del vostro modulo compilato e della vostro rifiuto ad essere contattati…fate come vi ho detto e risolverete il problema definitivamente…come si aggiunge un qualunque disturbatore, lo aggiungo alla Black List e il problema é risolto….

  4. sono iscritta al Registro delle Opposizioni da SEMPRE, ma OGNI GIORNO ricevo fra le 5 e le 6 telefonate….NON NE POSSO PIU’!!!! a che serve questo Registro? Inoltre, la black list dei numeri è un’utopia, chiamano con numeri coperti o da cellulari sempre diversi

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